Fermenti lattici: cosa sono e il loro utilizzo durante l’antibiotico terapia

Fermenti lattici: cosa sono e il loro utilizzo durante l’antibiotico terapia

L‘uso dei fermenti lattici con l’assunzione di antibiotico è un tema recente, su cui, anche in ambito medico, si fa molta confusione. Abbiamo chiesto agli esperti del progetto Generame di contribuire a questo breve articolo per fare chiarezza.

Di che cosa parliamo in questo articolo:

  1. TERAPIA ANTIBIOTICA: fermenti lattici, probiotici o prebiotici?
  2. DOPO LA TERAPIA ANTIBIOTICA: cosa fare?
  3. PREVENZIONE: cosa fare per stare bene prima? Scarica il PDF con i cibi giusti!
  4. PROBIOTICI: microorganismi (soprattutto batteri)
  5. FERMENTI LATTICI: batteri che non si riproducono nell’intestino
  6. PREBIOTICI: sostanze che promuovono la crescita dei batteri
  7. SIMBIOTICI: un mix tra probiotici e prebiotici
  8. PRODOTTI: come scegliere un prodotto che ci possa aiutare

IN CORSO DI TERAPIA ANTIBIOTICA, è più utile l’uso di fermenti lattici o di probiotici, o di nessuno dei due?

Gli antibiotici sono farmaci progettati per distruggere batteri: spesso hanno come effetto collaterale la diarrea, causata dall’indebolimento della flora intestinale (ovvero di parte dei batteri “buoni” della flora intestinale). Di solito, fermenti lattici e probiotici sono consigliati a chi deve assumere gli antibiotici. Tuttavia, mangiare yogurt in corso di terapia è ininfluente: la piccola carica di batteri vivi, che arriva all’intestino, viene facilmente distrutta dall’antibiotico.

L’uso dei probiotici di derivazione batterica può essere utile una volta conclusa la terapia antibiotica. Infatti, molti probiotici batterici non sono antibiotico resistenti, e, quindi, il farmaco inibisce sia i batteri “nocivi”, sia quelli “buoni”.

In concomitanza ad una terapia antibiotica, può risultare utile l’uso di probiotici derivanti da lieviti, come, ad esempio, il Saccharomyches boulardii, geneticamente resistente all’antibiotico. Questo microrganismo, insensibile all’azione del farmaco, contribuisce a ristabilire più velocemente l’equilibrio intestinale.

DOPO LA TERAPIA ANTIBIOTICA: cosa fare?

Dopo la terapia antibiotica per ripristinare la flora batterica può essere utile fare una terapia con probiotici, seguiti da un medico: per essere efficaci i probiotici dovrebbero essere assunti sempre e solo a stomaco vuoto, per un tempo medio di 3-4 settimane e in un quantitativo di almeno un miliardo di batteri al giorno.

Tuttavia prima di ricorrere ad integratori o ad alimenti fortificanti con probiotici, ti consigliamo, comunque, di seguire una dieta sana ed equilibrata, che mantenga vitale la flora intestinale già esistente. Come? Con un’alimentazione ricca di prebiotici: gli alimenti che aiutano i batteri della flora batterica a vivere bene, come ad esempio le fibre (frutta, verdura e cereali integrali), e consumando, secondo il modello della dieta mediterranea, una porzione di yogurt naturale al giorno, magari a colazione oppure kefyr naturale.

PREVENZIONE: cosa fare per stare bene prima?

Un intestino sano influisce sulla nostra capacità di rispondere alle infezioni e agli insulti esterni. Sempre più studi confermano un collegamento intestino-cervello: un intestino che funziona può influire sul nostro benessere sul nostro umore e sule nostre difese immunitarie.

Tuttavia ciascuno di noi è diverso dall’altro non solo per le caratteristiche che si vedono (colore degli occhi, capelli) ma anche per differenze che non si vedono ad occhio nudo. Alcune di queste caratteristiche sono genetiche e influenzano il modo in cui metabolizziamo i diversi nutrienti e possono influenzare la nostra flora batterica.

Studiando le diverse caratteristiche genetiche di ciascuno e lo stile di vita, oggi è possibile avere diete e programmi alimentari personalizzati. Tra i diversi che spesso si vedono su internet, noi consigliamo quelli Generame: infatti sono gli unici al mondo basati su un metodo brevettato, sono stati testati scientificamente e sono equiparati a una prestazione medica. Oggi la tecnologia rende possibile accedere alla nutrizione personalizzata direttamente da casa. Si possono trovare maggiori informazioni, a seconda del proprio bisogno:

  • se l'obiettivo principale è anche perdere peso, allora può essere utile approfondire il programma Generame Weight Intense, che consente di perdere peso in metà tempo, rispetto a un programma nutrizionale tradizionale;
  • se l'obiettivo è avere più energia, ottimizzare la flora batterica e conoscere quali cibi preferire e quali evitare, senza dover seguire una dieta con grammature, allora è possibile approfondire Generame Long Life;

I nostri scienziati hanno parlato del ruolo della genetica per la nutrizione anche in TV (SuperQuark RAI 1 e Buone Notizie di Report RAI 3).

Probiotici

I probiotici sono microrganismi (soprattutto batteri) viventi e attivi, contenuti in determinati alimenti o integratori ed in numero sufficiente per esercitare un effetto positivo sulla salute dell’organismo, rafforzando in particolare l’ecosistema intestinale.

Fermenti lattici

I fermenti lattici o i batteri che sono contenuti nello yogurt, i quali sono anch’essi vivi ma non vitali, ossia non hanno la capacità di riprodursi nell’intestino, svolgendo funzioni altrettanto importanti per l’organismo ma diverse da quelle dei probiotici.

Prebiotici

I prebiotici, invece, sono sostanze non digeribili contenute in alcuni alimenti, i quali promuovono la crescita di una o più specie batteriche utili allo sviluppo della microflora intestinale.

Simbiotici

I simbiotici infine sono un mix tra probiotici e prebiotici, la cui azione sulla salute è sinergica e per questo definita simbiotica. Hanno capacità di migliorare da un lato la sopravvivenza degli organismi probiotici e dall’altro di favorire la formazione di un substrato specifico alla flora batterica intestinale già residente.

Come scegliere il prodotto giusto per il proprio bioma?

I diversi prodotti e i diversi intestini fanno si che la scelta sia complessa. Bisogna considerare la resistenza del prodotto sia alla barriera gastrica (gli acidi dello stomaco) sia la resistenza all'antibiotico, sia la capacità di essere veramente utile alla flora batterica già esistente e diversa da individuo a individuo.

I ricercatori g&life dopo aver dedicato attenzione alla genetica, negli ultimi anni stanno studiando la metagenomica: il bioma intestinale. I test e le ricerche si sono orientate sui lieviti che hanno tutte le caratteristiche di resistenza descritte. In particolare stanno testando e formulando un nuovo prodotto basato su un lievito brevettato con molteplici studi di efficacia. Allo studio anche un sostituto del pasto metagenetico per chi desidera coniugare benessere e comodità. I prodotti sono in fase di finalizzazione e saranno disponibili entro il 2022.