Allergie e intolleranze alimentari: differenze, sintomi e i test per individuarle
Cosa sono le allergie e intolleranze alimentari? La maggior parte delle persone non presenta problemi con la varietà di cibi a disposizione. Una piccola percentuale, però, può avere una reazione negativa legata all’assunzione di determinati alimenti o componenti. Queste reazioni negative agli alimenti possono essere causate da allergia o intolleranza alimentare, che NON sono la stessa cosa.
Vuoi sapere se sei predisposto all’intolleranza al lattosio, che può causare gonfiore addominale e non permettere, anche con una dieta equilibrata, di raggiungere il proprio obiettivo?
Te lo rivela DNASlim
Qual è la differenza tra allergie e intolleranze alimentari?
L’allergia è una risposta eccessiva da parte del sistema immunitario verso agenti estranei che, percepiti come minaccia (allergeni), sono attaccati dalle difese immunitarie; il nostro organismo reagisce producendo anticorpi (immunoglobuline E – IgE) che, a contatto con l’allergene, scatenano una reazione che determina il rilascio di istamina, un mediatore dell’infiammazione che provoca la reazione allergica.
L’intolleranza non coinvolge il sistema immunitario; si manifesta quando il corpo non riesce a digerire alcune sostanze. Se gli individui allergici devono eliminare del tutto il cibo che scatena la reazione, gli intolleranti possono assumere piccole quantità dell’alimento incriminato senza sviluppare sintomi (fanno eccezione gli individui sensibili al glutine e al solfito).
Intolleranza al lattosio: forse non tutti sanno che…
in Italia, il 60% della popolazione è intollerante al lattosio. 3 persone su 4 non sospetta minimamente di esserlo e continua ad assumerne sottovalutando la propria intolleranza. Scoprire di essere intollerante è importante.
Le conseguenze sono disturbi di natura diversa, spesso attribuiti ad altre cause, e vanno dai problemi intestinali e digestivi fino a insonnia, irritazioni cutanee e capogiri, anche sintomi difficilmente riconducibili ad un’intolleranza come gonfiore, pesantezza, ritenzione idrica.
Vuoi sapere se sei predisposto all’intolleranza al lattosio, che può causare gonfiore addominale e non permettere, anche con una dieta equilibrata, di raggiungere il proprio obiettivo?
Di seguito un breve video con l’intervista a Francesco Menegoni del team g&life, che spiega l’intolleranza al lattosio, tratto dalla trasmissione “L’Universo è…” andata in onda su TV Koper Capodistria:
Intolleranza al lattosio: niente allarmismi
Scoprire di essere intolleranti al lattosio non porta necessariamente grossi cambiamenti nelle abitudini; per migliorare il tuo benessere G&life Science ha deciso di offrire, accanto a una dieta tarata sulle tue caratteristiche genetiche, un test per l’intolleranza al lattosio che permetta a tutti di stare in forma e, in particolare, rendere ancora più efficace il dimagrimento.
Allergie e intolleranze alimentari: facciamo chiarezza
- l’incidenza delle allergie alimentari nella popolazione è bassa. L’incidenza di allergie nella popolazione italiana è in aumento, ma coinvolge 1-2% sul totale degli adulti, è decisamente inferiore alla percezione comunemente diffusa. Il dato sale nei bambini (3-7%), ma, nella maggior parte dei casi, l’allergia viene superata nell’età scolare;
- essere intolleranti al latte è normale; il latte è sempre stato il principale alimento dei primi anni di vita, poi sostituito in parte da altri nutrienti. Nel 75% della popolazione mondiale l’intolleranza si instaura dopo 4-8 anni dalla nascita. Il motivo? Il nostro organismo perde la capacità di digerire il latte;
- il metodo più veloce, semplice e sicuro, per scoprire la propria intolleranza al lattosio è farsi consigliare la strategia più adatta da attuare, in relazione alla propria condizione fisica, basta un campione di saliva e il test genetico sul gene lattasi.
Allergie e intolleranze alimentari: la dieta corretta
La terapia consigliata in presenza di allergie e intolleranze alimentari è evitare (allergia) o ridurre (intolleranza) l’ingestione del cibo sospetto. Il supporto di un nutrizionista è fondamentale per suggerirti gli alimenti sostitutivi.
La soluzione è una dieta che tenga conto del tuo stato di salute attuale, delle specificità individuali (la diversa tendenza al consumo di calorie, la predisposizione all’aumento di peso e di colesterolo nel sangue) e delle eventuali allergie e intolleranze, come quella al lattosio che può essere rilevata attraverso il test di DNASlim.
Sono un soggetto allergico, posso seguire la dieta genetica?
Soffro di intolleranza alimentare, DNASlim ne tiene conto? Sì, puoi contare su di noi.
La dieta genetica è tarata sulle tue caratteristiche e sullo stato di salute: il dato relativo all’analisi dei geni, che influenzano il metabolismo di grassi e zuccheri, è solo uno dei parametri fondamentali; va incrociato con tutte le altre informazioni che ti caratterizzano per stilare la dieta più adatta alle esigenze individuali.
Una dieta personalizzata alla genetica è consigliata a chi deve seguire un’alimentazione controllata, come soggetti allergici o intolleranti (per esempio, per lattosio e celiachia), perché consente il giusto apporto di nutrienti per migliorare la forma fisica e garantire un perfetto stato di salute.
Test: allergia o intolleranza?
Per diagnosticare una intolleranza o allergia alimentare, è indispensabile rivolgersi a un medico che, dopo un esame fisico completo e dopo un’anamnesi del paziente e della sua famiglia, sarà in grado di individuare segnali oggettivi e di escludere cause più gravi di malessere.
I test per la diagnosi delle allergie e intolleranze alimentari sono i classici test allergologici: si fanno per lo più per escludere una allergia, che a differenza dell’intolleranza stimola una risposta immunitaria a un cibo:
- diete a esclusione (eliminazione parziale o completa dell’alimento incriminato);
- test cutanei (introduzione sottocutanea di estratti di alimento per verificare reazione);
- test RAST (radioallergoassorbimento): si mescolano in una provetta campioni di sangue del paziente con estratti di alimenti per valutare la risposta del sistema immunitario;
- test in doppio cieco con controllo di placebo (DBPCH): l’allergene sospetto è inserito in una capsula o nascosto in un alimento somministrato al paziente.
Attenzione: spesso vengono proposti molti altri metodi per individuare allergie e intolleranze alimentari che tuttavia non sono in grado di accertare adeguatamente né un’allergia né un’intolleranza.
Più specifici sono alcuni esami indicati dal medico, tra questi, in particolare, il test per l’intolleranza al lattosio, di cui soffre il 60% della popolazione italiana: i test sono due, il cosiddetto “test del respiro” o breath test, e il test del DNA da un campione di saliva.
Per l’intolleranza al glutine, invece, è consigliato seguire il protocollo di anamnesi AiC, Associazione Italiana Celiachia.
Per oltre il 95% delle persone, l’intolleranza al lattosio ha una causa genetica: la presenza di una particolare variazione nel gene della lattasi determina una scarsa produzione di lattasi da parte delle cellule del nostro intestino.
Il servizio DNASlim pancia e fianchi è in grado di identificare questa variazione:
- dando informazioni sulla predisposizione del soggetto all’intolleranza al lattosio;
- fornendo una dieta che permette di tenerne conto;
- consigliando i cibi giusti per affrontare l’intolleranza.
Leggi le testimonianze DNASlim®
- Myriam, 40 anni: “Non dimagrivo con le diete standardizzate”
- Elena, 44 anni: “Ho scoperto come perdere peso”
- Loredana, 64 anni: “Non sapevo di essere intollerante al lattosio“
Sei stanco? Fai fatica a digerire alcuni cibi? Qui puoi trovare maggiori informazioni sull’intolleranza al lattosio.
Scusate, posso chiedervi quali sono i sintomi più comuni delle intolleranze alimentari?
Gentile Marco, innanzitutto le intolleranze sono la reazione dell’intestino a certi alimenti che ingeriamo, come ad esempio il grano, il latte, le uova, ecc.. e in genere i sintomi non si manifestano subito dopo l’ingestione del cibo. Quelli più comuni sono soprattutto di carattere gastrointestinale (ad esempio, gonfiore addominale, flatulenza, inappetenza o appetito eccessivo, nausea, stipsi o diarrea, gastrite), dermatologico (acne, cellulite, eczema, dermatite atopica, orticaria, ritenzione idrica) o respiratorio (ad esempio, l’asma). Grazie Marco per il tuo utile commento. Buona giornata
ma si riesce a guarire dall’intolleranza ?
Gentile Stefano, guarire dalle intolleranze alimentari è possibile. Il processo da seguire consiste nell’individuare ed eliminare dall’alimentazione quotidiana, per un paio di settimane, il gruppo di alimenti (ad esempio, lattosio, glutine, nichel, alimenti fermentati e lieviti) responsabile del fenomeno. Non eliminare i singoli cibi, ma gli interi gruppi alimentari con i quali sviluppi i sintomi. E poi reintroducili a piccole dosi. In questo modo abituerai nuovamente il tuo organismo ad accettare questi cibi senza problemi. In ogni caso, per non rinunciare a ciò che ti piace, una pratica e semplice alternativa è rappresentata dall’utilizzo di integratori alimentari a base di lattasi, come le compresse masticabili Lactease, che ti aiutano a digerire gli alimenti contenenti lattosio. Grazie per la tua domanda e buona giornata, Stefano.
Buongiorno,
ho da poco effettuato l’esame delle intolleranze tramite prelievo sanguigno. Sono abbastanza disperata, perchè sono risultata altamente intollerante a frumento, mais, riso, latte e derivati, formaggi freschi e stagionati, uovo (tuorlo e albume), lievito di birra. In casa già mangiavo paste senza glutine, dato che il mio compagno è intollerante al glutine. Adesso che non posso mangiare nè mais e nè riso, trovo davvero serie difficoltà ad alimentarmi. Soprattutto perchè non posso ad esempio, far colazione con i dolci che ho sempre preparato dato che contengono uova. Inoltre, mi è stato consigliato se non obbligato, l’eliminazione totale di questi alimenti per almeno sei mesi. Quale alimento posso acquistare? Oltretutto alcune farine o paste etc, hanno davvero dei costi molto elevati.
Grazie in anticipo per la vs. collaborazione.
Giorgia
Buongiorno Giorgia,
capisco la sua “disperazione”. Ma se posso permettermi, data la sua particolarità, la cosa più opportuna e sensata da fare sarebbe quella di rivolgersi a un professionista della nutrizione ed essere seguita.
Condurre delle dieta ad eliminazione da “autodidatta”, può essere oltremodo pericoloso.
Sono sicura che rivolgendosi ad un professionista, troverà la maniera più equilibrata e salutare per affrontare i mesi di dieta che la attendono.
Cordiali saluti
ho dovuto recarmi due volte a distanza di un mese l’ una dall’ altra con un angioedema alla lingua che la prima volta si era gonfiata fino ad impedirmi quasi di respirare mentre la seconda, avendo assunto alle prime avvisaglie due compresse di cortisone, la cosa era meno grave. Mi era successo anni fa. La prima volta avevo mangiato del prosciutto cotto, la seconda del gorgonzola e l’ ultima dei pistacchi. Sto cercando di capire che cosa devo o non devo mangiare. Ho fatto il patch test ed è risultato che non ho allergie. Potete aiutarmi a trovare un medico allergologo? Grazie.
Gent.le Pietro, vista la severità degli episodi accaduti, le consiglio vivamente di farsi consigliare dal suo medico curante.
Buongiorno volevo chiedere se il test dell’ intolleranza va ripetuto a distanza di tempo o basta una volta sola?Si può passare dallb
Intolleranza all’ allergia? Grazie in anticipo
Gent.le Cristina,
il test genetico che individua l’intolleranza al lattosio, individua un tipo di intolleranza primaria e quindi permanente.
L’intolleranza al lattosio indica un malassorbimento da parte dell’intestino di questo zucchero contenuto nel latte e derivati, si tratta quindi una risposta metabolica causata dal deficit della produzione di enzima lattasi. L’allergia è una risposta del sistema immunitario, non si è allergici quindi al lattosio ma alle proteine contenute nel latte e derivati. Non si può quindi passare da un’intolleranza ad una allergia e viceversa. Sono due cose distinte, che causano manifestazioni completamente diverse. Possono però essere presenti entrambe.
Salve, avrei bisogno di un aiutino,sabato sera mentre mangiavo ho iniziato a sentire prurito nei gomiti ma non ci ho fatto caso sembravano punture di zanzara ma dopo poco mi sono spuntate bolle che sembravano piene d acqua sotto e sopra gli occhi sono corsa in farmacia e mi hanno dato un antistaminico. La mia dottoressa mi ha detto che lo devo prendere per 20,giorni e poi mi fa fare le prove allergiche. Io volevo sapere ma finche non faccio le prove allergiche cosa posso e cosa non posso mangiare. Ho paura ha mangiare qualsiasi cosa. Grazie se mi risponde.
Gentile Valentina,
purtroppo posso solo consigliarle di seguire la cura data dal suo medico, è impossibile consigliarle cosa mangiare non conoscendo la causa scatenante la reazione allergica. Faccia l’esame per le allergie e una volta avuto i risultati si rivolga ad un nutrizionista o ad un medico allergologo della sua zona.
soffro spesso di dolore addominale mi passa solo quando defaico prima mi sento molto male poi appena ho defaicato mi sento meglio ho fatto anche una cura per l elicobbatterpyloris saro forse allergica al lattosio ?
La sintomatologia che lei descrive potrebbe essere legata a numerose condizioni. Le consiglio pertanto di rivolgersi al suo medico curante, che saprà indirizzarla a fare gli accertamenti diagnostici più indicati.
Salve dottoressa, volevo esporle il mio dubbio: da un pò di anni soffro di acidità allo stomaco, ma ultimamente le cose peggiorano! Di tanto in tanto rimetto dopo aver mangiato, ho difficoltà a dimagrire anche dopo aver seguito accurate diete da nutrizionisti, sto avendo dilatazioni serie sul cuoio capelluto (solo da un lato), ho sempre fiacchezza, passo dall’essere stitica ad andare a scariche, prendo chili come se niente fosse, mi si gonfia sempre la pancia, e ho molto spesso prurito sul cuoio capelluto dove sto avendo problemi… a Da specificare che quando rimetto ho notato che vado anche a scariche… secondo lei è possibile che abbia delle intolleranze? E che tutti questi sintomi sono associati all’intolleranza?
Buongiorno Giulia, onestamente per il quadro complessivo che mi ha descritto, sento il dovere di consigliarle di rivolgersi al suo medico curante. Le cause di quanto lamenta possono avere diverse origini, quindi solo il medico può indicare il percorso diagnostico a Lei più adatto.
SALVE, AVREI BISOGNO DI UN CONSIGLIO: IO SOFFRO DI GONFIORE ADDOMINALE…DA SEMPRE, MA NON HO ALTRI SINTOMI. MI CHIEDEVO SE E’ IL CASO DI FARE UN TEST DI INTOLLERANZA ALIMENTARE. SE CONVIENE FARLO …CHE TIPO DI TEST? GRAZIE.
Dai nostri dati risulta che più del 60% della popolazione italiana soffre di intolleranza al lattosio. Mi sento quindi di consigliare intanto un test per questo tipo di intolleranza. La scelta è tra il breath test e il test per la predisposizione all’intolleranza: quest’ultimo è facilmente acquistabile in farmacia. Su questo sito trova alcune farmacie che ne sono in possesso. Se invece vuole un programma più completo, posso seguirla con il programma g-diet
Vorrei sapere se sono intollerante a determinati alimenti(lattosio,glutine) ma nella mia città effettuano per le intolleranze,un test su 90 alimenti,mentre se voglio fare alimenti specifici effettuano solo gli allergeni,ma io non credo dai sintomi che ho di essere proprio allergica,come posso fare?
Per quanto riguarda l’intolleranza al lattosio, in farmacia vendono un test genetico molto facile da eseguire perchè serve solo un campione di saliva (qui trova le farmacie). Per l’ipotetica intolleranza al glutine, le consiglio di rivolgersi ad un bravo gastroenterologo della sua zona, che la indirizzerà verso il percorso diagnostico più giusto per Lei.
Salve Dottoressa vorrei un consiglio:
Già da neonata mi hanno diagnosticato l’allergia al lattosio in quanto avevo continuamente febbre alta;con il tempo ho introdotto alcuni alimenti anche se spesso provocavano dolori e gonfiore addominale con scariche continue.
Oggi ho 33 anni e da circa un semestre non riesco più a mangiare nessun cibo contenente lattosio ma ho difficoltà anche con i cibi contaminati.
I sintomi di gonfiore dolori e scariche sono molto più acuti ed è ricomparsa la febbre,senso di stanchezza assoluta,gonfiore dei piedi e delle mani e mal di testa continui,tutto questo anche ingerendo cibi solo contaminati.
Ho provato a fare una dieta di esclusione ma le contaminazioni sono infinite e spesso ingestibili.
Dovrei fare una serie di indagini x capire quanto è grave quest’allergia e come affrontarla.
Lei cosa ne pensa,cosa mi consiglia?
Gent.le Laura,
un chiarimento: lei è intollerante al lattosio o allergica alle proteine del latte? O entrambe le cose?
Se si tratta di intolleranza, visto il deficit completo che sembrerebbe avere di enzima lattasi, è di assumere ogni qual volta che non è sicura dell’alimento che sta per ingerire l’integratore di enzima lattasi. Ce ne sono di diversi tipi in farmacia.
Se invece soffre anche o solo di allergia alle proteine del latte, l’unica cosa da fare è quella di non ingerire alcun alimento che ne contenga (anche in tracce).
Annalisa
salve scusate del disturbo.
Sono intollerante al latte ho provato il latte di riso ma non riesco a digerirlo…come mai? Grazie
Buongiorno Carlo,
la sua domanda non è semplice. Il latte di riso è ricco in zuccheri semplici e fibra. La difficoltà nel digerirlo forse deriva dalla fermentazione intestinale degli stessi.
Provi a cambiare latte vegetale e controlli nelle etichette che non vi siano oli vegetali aggiunti.
cordiali saluti
Annalisa
Salve io da un po’ di tempo soffro di aria nella pancia non dolore in bagno vado regolarmente ma sono molto ansiosa preso fermenti lattici ma non migliorato e così divento ancora più ansiosa e continuò aEn gocce cosa posso fare ? Grazie
Buongiorno Germana,
l’aria in pancia può essere causata proprio dallo stato di ansia che mi racconta in queste poche righe.
Riflettendo: si ricorda forse se la comparsa dell’aria ha coinciso con un’ avvenimento spiacevole, o con un cambio di alimentazione?
Per poterLa consigliare al meglio su cosa fare, per me sarebbe ottimale capire la possibile causa di questo fastidioso sintomo.
Annalisa
Salve la mia situazione per me e complicata e da un paio di anni che all improvviso mi e comparsavuna terribile orticaria cosi forte da farmi spuntare deingrossinematomi.Dopo aver consultato molti medici ,e dopo tante diagnosi(non concludendo nulla) sono stata da un alllergologoil quale mi ha fatyo fare una serie di esami tra i quali le intolleranze alimentari dal quale sono risultata intollerante al grano,lattalbumina, uova ,fagioli e molto altro.Abbiamo cominciato una cura disintossicante ed una dieta,l orticaria e cominciata ad allontanarsi,ma dopo circa un anno ho iniziato ad avere problemi,anche perche non ho tolto le farine completamente,durante la dieta a giorni alterni mangiavo pane e altri alimenti di Kamut….ci sara qualcosa di sbagliato ?forse dovevo togliere completamente le farine.Vi ringrazio se volete rispondermi.
Buongiorno Rosa,
il suo è un caso troppo complesso per poter rispondere qui in poche righe.
Perchè non prova a contattarmi?
Mi trova dal lunedi al giovedi dalle 9.00 alle 13.00 allo 0403755336, il venerdi dalle 12.00 alle 16.00 al +39 39 39 12 31 12.
Sperando di sentirla presto,
le porgo i miei cordiali saluti.
Annalisa
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Buongiorno, mi chiamo Eduardo di anni 62, volevo chiedere se essere intollerante a qualche alimento possa portare all’innalzamento delle glicemia 120/130, cosa che mi porto dietro già da qualche anno.
Cordiali saluti Eduardo
Gent.le Edoardo,
le allergie sono potenzialmente un altro fattore alla base dell’iperglicemia e quelle agli alimenti, in particolare, possono causare reazioni che portano alla resistenza all’insulina.
Ma se sussistono dubbi di questo genere, le consiglio di rivolgersi al più presto al suo medico curante.
Buon giorno sono la Olga mi speso viene la tosse dopo 10 min che mangiato e viso rosso e fronte nonce prorito Devo tossire per 10 min dopo mi passa mi sembra che in gola si trova qualcosa che non riesco mandarmi giù Scusate se mi spiegato male sono straniera non so bene grammatica Grazie mille aspetto la risposta
Ciao Olha,
sembrerebbe si tratti di una forma di allergia. Ma non voglio fare supposizioni sbagliate.
Ha mai fatto caso dopo aver mangiato che tipi alimenti si manifestano queste sintomatologie?
Provi A tenere un diario alimentare dove scrivere cosa mangia e quali sintomatologie si presentano. Poi con queste note vada dal suo medico curante e ne parli con lui.
Annalisa
buongiorno volevo porle una domanda, in pratica io ho 24 anni e fin da bambina ho sempre sofferto di problemi intestinali… ora sono diventati davvero eccessivi, soffro di: colon irritabile, gastrite, acidità, aria eccessiva, gonfiore eccessivo dello stomaco che (essendo magra) quando si presenta è davvero fastidioso sia esteticamente che fisicamente… il gonfiore avviene dopo una mezzora che mi sdraio.. durante la mattina ho la pancia piatta! dolori addominali (durante il gonfiore sento tirare fino allo stremo), poi colite, vario da stipsi a diarrea… a volte crampi da non potermi muovere… detto ciò il mio medico dice che si tratta di un disturbo legato all’ ansia e allo stress essendo io una persona molto nervosa… ho provato sciroppi e pillole varie ma dopo i primi successi torna tutto come sempre.. non bevo bibite gassate non mangio eccessive schifezze o simili… potrebbe essere un intolleranza? può darmi un suo parere? sono davvero stanca!
Cara Veronica,
può provare a tenere un diario alimentare, annotando non solo quello che viene consumato ma anche quali sintomi si verificano. Così forse si può trovare o ipotizzare se sussiste o meno un’ intolleranza e la provenienza.
Annalisa
so di essere intollerante al lattosio ma, nonostante un esame fatto in ospedale che mi ha dato solo l’intolleranza al lattosio, sospetto che altri alimenti mi diano problemi, per esempio la soia. i miei disturbi si concentrano nel dover andare di corpo più volte al giorno, specialmente al mattino. esistono esami più specifici?
Buongiorno Marco,
l’allergia alla soia esiste, e tra i disturbi più comuni appare proprio la diarrea. Comunque la diagnosi dell’allergia alla soia viene fatta da un medico allergologo, che potrebbe prescrivere un test cutaneo o un’analisi del sangue per verificare la presenza di anticorpi immunoglobulinici IgE verso le proteine della soia.
Annalisa
Salve, le intolleranze possono provocare mal di testa fortissimo, nausea vomito? Io da un po’ di anni sto ingrassando sempre lentamente e soffro di mal di testa, capogiri, nausea, il tutto è stato attribuito alla pre menopausa e prendo delle pastiglie alle erbe, e va un po’ meglio. Ma ogni tanto mi viene questo mal di testa fortissimo con nausea e vomito. Mi sta venendo il dubbio delle intolleranze. È possibile che diano questi sintomi?
Gen.le Ignazia,
si! E’ possibilissimo.
Provi a tenere un diario alimentare, segnando tutto quello che mangia e annotare i relativi sintomi.
Facendo così forse è possibile individuare l’alimento che scatena tutte queste sintomatologie e avere un quadro più completo da fornire al proprio medico per seguire poi il percorso diagnostico più corretto.
Annalisa
Mio figlio di dodici anni alcune settimane fo ha avuto una forte reazione allergica mangiando un dolce con noci e farina di cocco.Ha fatto degli esami e l’ige totali sono 990 e quelli specifici di noce 5,95 di cocco 4,20 di pomodoro 3,62 arachidi 2,02 pesca 1,46 devo rivolgermi ad un allergologo o va bene anche un medico nutriziosta?
Gentile Franco,
può rivolgersi all’allergolo in primis in modo da avere una corretta lettura degli esami: sarà poi lo specialista a suggerirle o meno la necessità di un nutrizionista.